17. Parla come navighi
Dati alla mano gli esperti di internet in India (dati da Internet & Mobile Association of India e Boston Counsulting Group) constatano l’avvenuta diffusione di internet e prevedono un ulteriore veloce espansione nei prossimi anni: da 150 milioni utenti attuali a 250 milioni nel corso dei prossimi cinque anni.
La maggioranza dei nuovi utenti vive nella provincia e preferisce comunicare nella propria lingua materna, una delle tante lingue dell’India. I madrelingua inglesi sono lo 0,02% e solo il 5% degli indiani usa l’inglese per lavoro, anche se il 27% degli indiani parla due o tre lingue, di cui spesso una è l’inglese.
Per penetrare nell’entroterra indiano, bisogna impararne le lingue. Con questa consapevolezza Google, Microsoft e Nokia si sono già organizzati: il motore di ricerca di Google è disponibile in 9 lingue indiane e Google transliteration labs permette di trascrivere parole in 11 alfabeti indiani.
Microsoft offre BhashaIndia.com, un portale per la computazione nelle diverse lingue dell’India e Nokia ormai da anni permette ai suoi clienti di scrivere messaggi nella loro lingua indiana.
Attualmente Yahoo India presenta i suoi servizi in 7 lingue nazionali: inglese, marathi, hindi, bengali, tamil, kannada, malayalam e mira a raggiungere 20 milioni di nuovi utenti per ogni lingua.
Per offrire i contenuti Yahoo collabora con alcuni giornali locali (Jagran hindi, Lokmat marathi, Dinamalar tamil e Anandabazar Patrika bengali) e intende seguire lo stesso modello in futuro.
La scelta di investire sulle lingue locali sembra fuori moda e controtendenza, ma la strategia è vincente: nel mese di gennaio il sito tamil di yahoo, ridisegnato recentemente e secondo sul mercato in termini di numero di utenti, ha visto crescere gli utenti del 160%. Il sito marathi del 135%. Cifre significative, considerando che hindi, marathi e tamil sono le lingue di appena il 54% degli indiani!
In un intervista con il Business Standard Vinay Goele, direttore di Google India, afferma che la crescita di internet in India è guidata dalle lingue, attraverso la tecnologia 3G e la diffusione di tablet e smartphone. Il mondo digitale si veste di locale per diventare sempre più globale, oltrepassando confini economici e limitazioni linguistiche.